Il Lazio Allievi alza per la quinta volta il trofeo della categoria battendo con un perentorio 5-1 un Abruzzo volenteroso. La squadra di Roberto Morelli ha retto per i primi 14’ poi quella di Silvio Crisari ha innestato la marcia alta e non c’è stata più partita. Il Lazio in finale ha confermato le doti mostrate durante tutto il torneo, una squadra capace di segnare tanto e subire molto poco, sempre padrona del gioco. Sugli scudi i due tiratori scelti laziali Palmegiani e Achilli che hanno marchiato a fuoco anche questa finale rispettivamente con una doppietta e il centro che ha aperto le marcature. Il primo ha chiuso il torneo in cima alla classifica marcatori con 15 reti, il secondo ne ha collezionate otto. Tra gli abruzzesi Lupinetti dopo aver segnato dodici volte nel torneo è rimasto a bocca asciutta. L’Abruzzo ha bloccato tatticamente gli avversari per metà tempo poi al primo spiraglio lasciato aperto dagli abruzzesi si è inserito Achilli che da posizione centrale ha centrato il bersaglio. Il vantaggio laziale ha acceso il match, l’Abruzzo ha tentato di rispondere ma le occasioni migliori le ha avute il Lazio con Acchioni e Palmegiani, quest’ultimo sul filo della sirena è stato bravo a gonfiare la rete con un diagonale scoccato da posizione defilata.
Pronti via e al 1’ della ripresa Speranza ha colpito in pieno il palo da distanza ravvicinata, sfiorando il colpo che avrebbe riaperto l’incontro. Scampato il pericolo il Lazio ha iniziato macinare gioco accerchiando la porta degli avversari, lo scatenato Palmegiani in più occasioni ha costretto Difrancescoantonio al super lavoro, Zaccardi ha colpito un legno. Al 4’ sempre il giocatore della Virtus Aniene si è divorato un gol colossale. E’ stato il momento più divertente della gara, Mammarella ha scheggiato il palo rompendo l’assedio dei laziali. Ma il pallino del gioco è rimasto in mano ai ragazzi di Crisari, Bellucci ha dispensato assist quasi a ciclo continuo ma i compagni non ne hanno approfittato tenendo la gara in bilico e rischiando su un fendente dalla distanza di Difrancescantonio (bravo Ancelotti). E’ stato l’ultimo sussulto abruzzese, il Lazio ha chiuso il match con due colpi ferali nel giro di un minuto (9’) prima con il suo bomber Palmegiani e poi con Zaccardi
La frustrazione abruzzese ha spinto Iervolino a commettere un fallo da espulsione su Capponi autori di uno slalom pregevole. Il monologo laziale è continuato, al 15’ gli arancioni hanno centrato il pokerissimo con Giulii. L’Abruzzo ci ha provato fino alla fine dimostrando grande carattere, Venuti ha sfoggiato un paio d’interventi poderosi prima di subire il gol della bandiera abruzzese firmato da Trabucco.