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Rappresentativa Nazionale Femminile: Giulia Miglionico (Moncalieri Calcio)

Giulia Miglionico, classe 2005, difensore e gioca nella squadra di Serie C del Moncalieri Calcio 1953
Giulia Miglionico, è passata dai tatami ai campi da calcio. Ha iniziato la sua carriera sportiva nel karate, disciplina che ha praticato per diversi anni. Tuttavia, il suo vero sogno era giocare a calcio, ma inizialmente sua madre non era d’accordo. Dopo molte insistenze, all’età di 12 anni, riesce a convincerla e si iscrive alla società Luserna San Bernardo.
La svolta arriva quando, con il Luserna, gioca una partita contro la Juventus. In quell’occasione scende in campo come difensore centrale e si mette in luce, tanto che la Juventus decide di puntare su di lei. Così entra a far parte del settore giovanile bianconero, dove disputa tutti i campionati di categoria: Under 13, 14, 15 e 17 e, per alcuni mesi, anche la Primavera. Tuttavia, al termine di questo percorso, arriva la chiamata del Napoli Primavera, dove trascorre quello che definisce “l’anno più bello della sua vita”. L’esperienza è intensa e piena di emozioni positive, ma la retrocessione della società segna la fine di questa esperienza. Passa così alla SS Lazio Primavera, ma qui fatica ad ambientarsi e affronta molte difficoltà. Alla fine decide di tornare a Torino, a casa, trovando nel Moncalieri la serenità e l’equilibrio che cercava. Mentre con la Lega Nazionale Dilettanti, ha partecipato al raduno territoriale (area nord) di Montichiari e ai due nazionali di Tirrenia e Reggio Emilia.
L’emozione della Viareggio Women’s Cup
L’esperienza che più l’ha segnata è stata la Viareggio Women’s Cup. Inizialmente non sapeva cosa aspettarsi e temeva di non conoscere nessuno, ricordando solo poche compagne viste una sola volta al CPO di Tirrenia. Invece, il Torneo si è rivelato un’avventura sorprendente. Rientrata a casa, ha pianto tanto, colpita dall’umanità e dall’amicizia pura che si è creata con il gruppo e dallo staff sempre attento. Ringrazia il mister Canestro per aver creduto in lei e di averle tenuto un posto, per questo gli è grata. A Viareggio ha affrontato la Juventus, ritrovando volti noti tra avversarie e membri dello staff. È stata una sorta di rivincita personale: voleva dimostrare a Canestro che aveva fatto bene a credere in lei e, soprattutto, a se stessa che non aveva nulla di meno rispetto alla Juventus. Il destino ha voluto che segnasse proprio contro la sua ex squadra, un gol che ha dedicato al nonno, il suo raggio di luce, scomparso qualche mese fa.
Obiettivi e sogni futuri
Giulia sogna di arrivare in alto e spera che tutti gli sforzi fatti fino a oggi possano ripagarla. Ma oltre al calcio, ha anche un’altra grande passione: la psicologia. Studia per diventare criminologa perché è affascinata dalla mente umana e vuole capire cosa spinge le persone a commettere crimini. Fuori dal campo, ama viaggiare e provare la cucina tradizionale. Ha dei tifosi speciali che la sostengono sempre: il cugino, il fratello, la nonna e la cuginetta di otto anni.
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Giulia ha scelto questre tre foto perchè rappresentano momenti e valori importanti della sua esperienza sui campi della Versilia. La prima simboleggia la resilienza, la capacità di andare avanti nonostante tutto. Ogni sacrificio viene ripagato, e il suo percorso lo dimostra. Nella seconda foto c’è tutto il significato della sua dedica al nonno, a cui ha rivolto il gol segnato contro la Juventus. Viareggio e i campi della Viareggio Women’s Cup non sono solo il teatro di una competizione, ma luoghi della sua infanzia, vissuti proprio con il nonno nella loro casa al mare. Infine, nella terza immagine, si vede il cuore che le dedica Giulia Canale (Trastevere), un gesto che racchiude un messaggio profondo: i legami veri si costruiscono con la sincerità, non con il tempo. Anche in pochi giorni si possono creare amicizie forti e sincere, che restano dentro.