Marche Juniores, Allievi e Giovanissimi: a voi

Segnatevelo in agenda: dall’8 al 14 aprile tutti a fare il tifo per le Marche. Manca ormai poco al via della 56esima edizione del Torneo delle Regioni, la massima competizione giovanile del nostro paese che ogni anni vede sfidarsi le eccellenze delle categorie Juniores, Allievi e Giovanissimi. Quest’anno la kermesse sarà ospitata dal Trentino Alto Adige e abbiamo intervistato i tre selezionatori per fare il punto della situazione. Il Comitato ha riconfermato la fiducia a Romano Cremonesi per la rappresentativa Juniores, Massimo Galizi per gli Allievi e Massimo Palanca per i Giovanissimi, a loro il compito di selezionare i giovani talenti marchigiani.

Juniores, parola a Romano Cremonesi

“Purtroppo la nostra regione, come anche l’Abruzzo, è stata bersagliata da terremoto e maltempo. Il Comitato ha inevitabilmente dovuto sospendere tutte le attività per diversi giorni e anche i recuperi delle gare di campionato hanno gravato sugli allenamenti delle rappresentative. Abbiamo iniziato a lavorare un po’ in ritardo rispetto al solito, ma non ci abbattiamo. Il metodo di lavoro è sempre quello: faremo quanti più allenamenti possibili esaminando tanti ragazzi che abbiamo individuato noi stessi o che ci sono stati segnalati. Ovviamente si prendono in considerazione notevole i classe 98 e 99 costantemente impiegati nelle prime squadre, ci sono validissimi elementi che già giocano in Prima Categoria, Promozione o Eccellenza ad esempio. Quest’anno mi hanno fatto una buona impressione diversi ragazzi classe 1999, una buona annata a quanto pare”. Questo per Cremonesi è il dodicesimo anno alla guida della rappresentativa ma nonostante questo gli stimoli non mancano. “I miei ragazzi hanno sempre fatto una buona figura e ho portato sempre formazioni tra le più giovani al Torneo delle Regioni. Tanto è vero che quest’anno alcuni ragazzi impiegati lo scorso anno potranno ritornare. Negli allenamenti tengo in considerazione principalmente la volontà dei ragazzi di partecipare alla manifestazione, è una cosa imprescindibile ancor prima della qualità tecnica”. Cremonesi ha cominciato visionando circa 140 ragazzi, per poi passare alla prima scrematura a 30, fino alla convocazione dei 20 talenti Juniores che partiranno per il Trentino. “È positivo il fatto che si torni a giocare a ridosso della Pasqua e non più a fine stagione, a giugno con la conclusione delle scuole, lo stress e la fine dei campionati era sempre difficile far trovare la concentrazione ai ragazzi che, giustamente, arrivavano a quel periodo spompati”.

Allievi, parola a Massimo Galizi
“Quest’anno, per via anche delle elezioni del Comitato, abbiamo iniziato a lavorare a metà dicembre e al momento abbiamo fatto ancora pochi raduni con i ragazzi visionati e segnalati. È ancora presto per sbilanciarmi sul livello della rappresentativa Allievi e la situazione sarà più chiara intorno al mese di marzo. Penso che il girone sia alla portata, Abruzzo, Emilia Romagna e Calabria sono più abbordabili di altre, ma poi ogni anno dipende sempre dalle annate dei ragazzi e non è possibile fare una previsione. Non sarà di certo una passeggiata, ma vogliamo come sempre costruire un bel gruppo pronto a darsi battaglia per portare in alto la nostra regione”.

Giovanissimi, parola a Massimo Palanca
“Maltempo e terremoto non hanno aiutato ma si fa sempre quel che si può. Il periodo scelto quest’anno per il torneo è buono, perché contrariamente al passato i ragazzi saranno meno provati da scuole, provini e fasi finali dei campionati. Per quanto riguarda il girone non mi sbilancio, io preferisco sempre avere le regioni più forti nel mio, perché mi piace che i ragazzi si confrontino con realtà importanti e organizzate. Solo così possono crescere calcisticamente e non solo. Il risultato a questa età dobbiamo inculcarlo in un’altra maniera. Una cosa positiva è che nelle Marche sia partito il primo Centro Federale Territoriale a Urbino, lì si possono trovare validi ragazzi classe 2003 e 2004. Tutto ciò che viene fatto per il calcio giovanile è positivo, ma bisogna continuare in quest’ottica”.

Alessio Ritucci